Siglato nel paese asiatico un accordo di cooperazione tra il Distretto campano dell’ingegneria dei materiali compositi e polimerici IMAST e l’Istituto coreano della tecnologia del carbonio.

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Si consolidano i rapporti tra Italia e Corea in uno dei settori di punta della ricerca industriale, quello dei materiali compositi. Regista dell’operazione è l’IMAST, il Distretto tecnologico dell’ingegneria dei materiali compositi e polimerici che ha sede a Napoli e che, in dieci anni di attività, si è affermato sulla scena nazionale e internazionale come protagonista di rilievo nella ricerca applicata sui materiali avanzati.

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Il 22 ottobre 2014, la presidente dell’IMAST, Eva Milella, ha siglato un importante accordo di cooperazione con il Shin Jae Kang, direttore del KCTECH, l’Istituto coreano della tecnologia di convergenza del carbonio: l’intesa prevede la realizzazione di attività congiunte di ricerca e sviluppo sui compositi di carbonio, di formazione e addestramento del personale e di scambio di ricercatori.

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L’accordo giunge dopo un biennio di intense relazioni intessute dall’IMAST con i principali referenti della ricerca e dell’industria coreana dei compositi. Il paese asiatico, infatti, riveste particolare interesse per la realtà italiana, poiché esprime il 5% della produzione mondiale di fibra di carbonio ed è terzo dopo i colossi statunitensi e giapponesi. Nel 2012 il distretto campano ha raggiunto un’intesa con il KIAT, l’agenzia governativa coreana che gestisce i fondi nazionali per ricerca e innovazione. Il KIAT, avendo individuato nell’IMAST un interlocutore privilegiato in Europa nel settore dei materiali compositi, in quell’occasione ha avviato una collaborazione concentrata soprattutto sulle tematiche del distretto, con particolare interesse per i settori dell’aerospaziale, dell’automotive e dei componenti.

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Nell’ambito di questa intesa, nell’ottobre del 2013 il KIAT e l’IMAST hanno organizzato un BtoB in cui 24 esponenti di centri di ricerca e imprese coreane hanno incontrato 42 esponenti italiani di aziende (grandi imprese, piccole e medie imprese, startup), centri di ricerca, università e distretti tecnologici, dando vita a nuovi rapporti di collaborazione e ad alcuni accordi preliminari. Tra questi, figurano anche i contatti tra IMAST e KCTECH, che hanno portato alla sigla del protocollo d’intesa di pochi giorni fa.

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“Il mercato globale dei compositi è in rapida espansione – afferma la presidente Milella, che prosegue – In quest’ottica, l’accordo con KCTECH è di rilevanza strategica per l’IMAST. L’interesse dell’istituto coreano nasce dal fatto che il distretto campano è riconosciuto in ambito internazionale come soggetto di riferimento per l’ingegneria dei materiali compositi e polimerici, tanto che è entrato nella rete mondiale di Boeing per i compositi in aeronautica. Dal momento che la fibra di carbonio è uno dei componenti utilizzati come rinforzo per la realizzazione di materiali compositi, l’accordo con il KCTECH, che è anche un attrattore di imprese, potrà consentire alle imprese e ai centri di ricerca soci dell’IMAST di avviare e consolidare partnership di rilievo, con riferimento alle applicazioni industriali in alcuni settori di punta, quali l’aerospazio e l’automotive.

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Le ricadute attese dell’accordo con KCTECH e la strategia di consolidamento del proprio network nazionale e internazionale di imprese e centri di ricerca saranno al centro anche di un evento pubblico in programma a Napoli per il prossimo 15 dicembre 2014, con cui l’IMAST celebrerà i dieci anni dalla sua fondazione.